Volpe di fuoco o donnola di ghiaccio?

Iceweasel
Sono principalmente due le cose che danno alla testa: il potere e il fanatismo. Per farne un paragone politico tutto italiano (e anche un po’ banale e inflazionato), il potere ha fatto sì che lo scorso governo promuovesse guerre di conquista a fianco degli americani e il fanatismo ha permesso che nessun sindacato si lamenti più di tanto dei danni che sta facendo l’attuale governo, in apparente opposizione con quello appena passato.

Fuori di metafora, questi due morbi dell’umanità sono riusciti a sottomettere anche quel limbo dell’informatica che è l’open source. Da una parte Debian, la nota distribuzione Linux da cui è stata derivata la più celebre Ubuntu; dall’altra parte Mozilla, la nota fondazione che ha contribuito al rilancio del defunto Netscape Navigator producendo l’ottimo browser web Firefox (la volpe di fuoco). Ma andiamo con ordine. Tutto comincia quando Mozilla registra il marchio di Firefox (il potere), il mondo con la volpe intorno. Non è più open source – pensano i collaboratori di Debian – non possiamo inserirlo nella nostra pura distribuzione (il fanatismo). Debian decide così di cambiare il logo del noto browser in un semplice globo terrestre. Ma così facendo viola la licenza con cui Firefox è distribuito, che prevede che tutte le modifiche apportate al codice del programma debbano essere accuratamente segnalate e approvate dallo staff di Mozilla, pena il divieto di utilizzare il nome “Firefox” per il prodotto così modificato. No problem per Debian. Il nuovo browser si chiamerà Iceweasel, la donnola di ghiaccio.

Tutto qui? Ovviamente no, perché il nuovo arrivato non vuole essere solo la brutta copia di Firefox senza il loghettino della volpe, vuole fare di più. Per questo la GNU ha iniziato un nuovo progetto, denominato GNUzilla, che, a partire da oggi, fornirà parallelamente i software della Mozilla Foundation migliorandoli (almeno così dicono). Per i più curiosi, Thunderbird diventerà Icedove.

Chi vincerà alla fine? Probabilmente Internet Explorer.

Update: Ho trovato il sito Wiki di Ubuntu dove sono inseriti tutti i candidati a diventare loghi ufficiali per i nuovi prodotti Debian made in Mozilla: IceWeasel (Firefox), IceDove (Thunderbird) e IceApe (Mozilla Suite).

La maledizione dell’informatica

Caspita, ovunque vado ci sono persone che hanno avuto problemi di tipo informatico. E sapete qual è la cosa buffa? Tutti sono competenti in questo campo. Prima rubano la mela (computer Apple) a Kostretto, poi si rompe l’hard disk del mio portatile (come già scritto in un mio post di fine agosto), infine Marzu fa cadere il suo Lacie (hard disk da 250 Gb dove conservava pressoché tutta la sua vita). Che ci sia una maledizione? Qualcuno dall’alto che ci sta dicendo: “L’informatica è una brutta bestia, lasciatela stare, non solleticate la sua sete di distruzione”?

No direi di no, grazie a Dio sono ateo, quindi la risposta è una sola. E deve essere razionale, logica coerente: più si ha a che fare con una cosa, più è probabile che questa si rompa. E dopo questa genialata posso anche andare a dormire, con a fianco la mia Mela fiammante, appena riparata!

Se una donna mi fa una critica,io l’accetto!

Accetta
Come non utilizzare una citazione di Riccardo Cassini in casi come questi? Banale, vero? Forse non tanto banale quanto inviare una mail di disgusto a una persona (con cui, diciamo, non si hanno ottimi rapporti) per un lavoro che ha appena finito. Altrettanto banale!

Qualche giorno fa ho ricevuto una mail di critica costruttiva da parte di Alice Fiorentino, studentessa di lettere, membro di spicco del Coordinamento per il diritto allo studio – UDU, il gruppo studentesco dell’Università di Pavia che rappresenta gli ideali di sinistra. Ho scritto il nome dell’associazione per esteso perché lorocitengonoparecchio. Pochi mesi dopo aver partecipato attivamente ad un rogo liberatorio del giornale Inchiostro (della cui redazione faccio parte), la sudetta studentessa ha comunicato al sottoscritto, non in qualità di redattore, bensì in qualità di webmaster della Facoltà di Lettere e Filosofia, le sue impressioni sulla nuova veste grafica del sito:

DA STUDENTE: ogni volta che apro il sito della nostra facoltà mi prende un attacco di claustrofobia nonchè di panico… che fare?

Una buona risposta potrebbe essere: trovarsi uno psichiatra, meglio se bravo; oppure convincersi che certi problemi psicologici possono venire superati con la sola forza di volontà.

Ma per quest’ultima cura è necessario voler guarire…

Two little Indians playing with a gun…

… one shot the other and then there was one.

E così ne rimane uno solo. La mia avventura cantabrigiense è ormai giunta al termine; anzi, no: la mia permanenza in queste lande desolate (che, come quelle pavesi, si stanno ripopolando in questi giorni) durerà ancora due giorni, ma saranno due giorni di sonno totale, perché non c’è nessun Pippero e nessuna Valeria a svegliarmi la mattina per non farmi perdere la colazione.

Buona notte, dunque.

Il bruco nella Mela…

Ieri sera è accaduta una cosa gravissima: la mia Mela (alias computer Apple) ha emesso il tuo ultimo respiro, almeno temporaneamente. Ha iniziato ad avere i movimenti rallentati e agonizzando mi ha detto: “Salva i dati, prima che sia troppo tardi!”. Al che io ho ascoltato questa voce dell’aldilà e ho salvato i dati della mia Mela sull’hard disk esterno..

Poi il buio!

Diagnosi: hard disk fratturato, prognosi riservata, e non ho nemmeno il suo certificato E111 per farla curare qui… quindi devo aspettare il ritorno a casa per portarla da uno specialista, che la rimetterà in sesto, e a lei non rimarrà alcun ricordo di questa triste vicenda…

Che emozione: il primo post!

Il primo post è un po’ come il primo bacio, perché si aspetta per molto tempo e bisogna lavorare sodo per ottenerlo. L’unica differenza è che nel blog abbiamo ragione se pensiamo che sia solo colpa nostra, mentre nelle questioni sentimentali c’è sempre lo zampino di qualcun altro. Ok, è vero, Woody Allen la pensa in modo decisamente diverso quando sostiene che la masturbazione è fare l’amore con la persona che si ama di più, ma il bacio è diverso: a meno di usare uno specchio, è difficile darsene uno da soli.

Fuor di metafora, questo è il mio blog. Dal cappello introduttivo avrete senz’altro capito che non sarà ricco di contenuti profondi su cui ragionare troppo, ma d’altronde la mia filosofia di vita è proprio questa: semplicità e comprensione prima di tutto. Non ha senso dover leggere un testo cinquanta volte prima di capirlo: è solo un modo per non ricevere critiche. Nessuno criticherebbe mai un testo che non capisce, rischierebbe solo di fare una brutta figura. In ogni caso non posso certo dire che i contenuti di questo blog saranno alla portata di tutti: i più intelligenti tra di voi potrebbero avere dei seri problemi.

Concludo con alcune notine tecniche. I più sgamati mi faranno sicuramente notare che con questo blog ho letteralmente infranto due tra i miei principi di cui per anni mi sono fatto portatore:

  1. Mi sono sempre rifiutato di avere un blog.
  2. Ho sempre e accuratamente evitato (da buon webmaster non poco modesto) di utilizzare software già fatto.

Ebbene, ho deciso di infrangere queste due regole autoimpostemi perché, come per la varicella, le suore e Berlusconi, è giusto essere vaccinati. Diciamo: almeno provare.

Quindi proverò.