Cultura… scientifica?

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Scena 1

– Cosa hai studiato? – Mi chiedono.
– Matematica – rispondo io.

Sarebbero facce da fotografare, quelle che mi si parano davanti. Mi sento un alieno.

– Io non ho mai capito un tubo di matematica – rispondono quasi altezzosi.

Come se conoscere la matematica fosse un’elucubrazione mentale per chi non ha di meglio con cui passare il tempo.

Scena 2

– Quel ramo del Lago di Como… – mi dicono.
– Che roba è, un albero? – rispondo io.

Ecco che ora sono un maledetto ignorante.

– Ma come si fa a non conoscere l’incipit dei Promessi Sposi?


Perché in Italia “cultura” non è sinonimo di “sapere scientifico” e “ricerca”?

La stessa etimologia delle parole ne denota il loro intrinseco legame: non è possibile fare ricerca in un campo non coltivato. Il concetto di “Ricerca”, negli anni, si è quindi sempre di più andato allontanando da quello di “Cultura”, relegando il secondo termine per lo più alle discipline umanistiche, mentre il primo resta riservato a quelle scientifiche. Si pensi a quanto sia rispettoso e riverente un uomo “colto” e invece quanto assuma un’accezione negativa la parola “nerd”. Le scene appena citate sono un esempio preso dalla vita di tutti i giorni che può esemplificare adeguatamente l’idea.

Questo fattore ha ovviamente avuto ripercussioni sulla percezione che di ricerca ha la popolazione. Quest’ultima è pienamente consapevole che parte delle sue tasse viene dedicata alla ricerca, ma non ha assolutamente cognizione di cosa questo significhi. Ad alimentare il circolo vizioso si inserisce la Politica, che può permettersi di dare meno priorità alla ricerca, fornendo invece più attenzione a temi vicini alla popolazione e da questa direttamente sentiti.

Forse, se ci fossero più soldi per la ricerca, se ne parlerebbe di più e ne nascerebbe una concezione diversa. Forse, d’altra parte, il fatto che la popolazione italiana sia così disinteressata ai tagli alla ricerca, incentiva un governo senza più soldi a tagliare dove fa meno male.

Forse, e dico forse, questo circolo vizioso non porterà a nulla di buono e andrebbe interrotto.

Forse.

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