Per anni Internet Explorer ha fatto la parte del padrone nella navigazione web, relegando i pochi avversari a percentuali di una sola cifra. Tuttavia nell’ultimo periodo la situazione sta cambiando, in parte perché il browser di casa Microsoft, adagiato sugli allori del pressoché totale monopolio, non si è mai evoluto e non ha mai voluto seguire gli standard del settore, in parte perché gli avversari, più agguerriti che mai, si sono adoperati per costruire strumenti sempre più evoluti.
Ora, tuttavia, dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa, BigM sta lentamente facendo marcia indietro, adottando una politica per la prossima versione del browser (Internet Explorer 9) che abbraccia il nuovo standard HTML5 e in generale si allinea con i competitor. Se all’inizio la dichiarazione è sembrata inusuale e sospetta, ora la vicenda si fa sempre più chiara: Internet Explorer sta perdendo velocemente market share nei confronti dei competitor, in particolare di Chrome. Quest’ultimo, creato e realizzato da Google, è infatti riuscito a farsi strada velocemente grazie alla massiccia campagna pubblicitaria e, fattore non di secondo piano, grazie anche alla sua prestanza in velocità e sicurezza, difficilmente paragonabile con quella di Internet Explorer.
I dati, portati alla luce da NetApplication, parlano chiaro: alla fine di Aprile 2010, Google Chrome viene usato dal 6,73%, mentre Internet Explorer scende sotto al 60% per la prima volta dalla fine degli anni Novanta. Un’eternità, per il mondo del web.