Microsoft alla fine si è “calata le braghe”. Nella nuova versione di Windows (la settima) in uscita alla fine dell’anno, la multinazionale di Redmond non introdurrà di default già installato il browser Internet Explorer. Dopo aver sostenuto per anni che Windows ed Explorer erano inscindibili (ma dopo aver prodotto un Service Pack 2 di Windows Xp che permetteva di nascondere quest’ultimo), finalmente con la nuova release del sistema operativo la questione andrà a posto e il browser diventerà effettivamente disinstallabile al 100%. Non solo, ma nell’installazione di Windows non ci sarà del tutto.
Sembra tutto a posto e tranquillo? Niente di più sbagliato. L’Unione Europea, infatti, ha rincarato la dose: fornire un PC senza un browser non è la soluzione. I singoli venditori o produttori, senza troppi problemi, installerano a mano il noto navigatore: distribuire computer senza questo software non sarebbe allettante per gli utenti. Si tratterebbe quindi semplicemente di uno specchietto per le allodole che Microsoft metterebbe in piedi spacciandolo per il compromesso del secolo.
“L’utente deve poter scegliere“, secondo la Commissione Europea.
Cosa intende? Mettere un menu a discesa alla prima accensione? E poi, “scegliere” tra cosa? Come si può selezionare l’elenco dei browser “aventi diritto” a questa scelta iniziale?
Mentre aspettiamo Windows 7, vedremo come Microsoft riuscirà ad accontentare l’Europa.