Il solo che ride

Renato Schifani

Nomen omen, come recita il celebre proverbio latino. E i proverbi, si sa, sono fonte di saggezza.

Ieri sera Marco Travaglio ha detto, citando fonti attendibili, una semplice verità: Schifani è colluso con la mafia. Può essere un’affermazione “di parte”, ma un attacco bipartisan come quello da lui subito deve essere giustificato con una querela e con una pubblica smentita.

Invece, come accade sempre, l’intero Parlamento (sempre bipartisan) si è schierato contro il giornalista difendendo la seconda carica dello stato, ma senza smentire nulla. Semplicemente, si lamentano che Travaglio abbia scoperto chi ha rubato la marmellata.

Anna Finocchiaro, neo-trombata del PD alle regionali in Sicilia, dice che trova “inaccettabile che possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato, in diretta tv su una rete pubblica, senza possibilità di contraddittorio”. Forse ai nostri politici non è chiaro il concetto di contraddittorio: se io dico che Tizio è un idiota e che non sa governare, sto esprimendo un mio giudizio personale, per cui è fondamentale il contraddittorio con Tizio. Ma se io dico che Tizio indossa una maglia rossa, il contraddittorio non ha senso, visto che è un dato di fatto. L’accusa di Schifani per collusione con la mafia è una sentenza chiusa, in cui quest’ultimo è risultato colpevole; c’è poco da “contraddire”. Per citare Antonio Di Pietro, “vorrebbe dire che ogni qualvolta si scrive di una rapina, si dovrebbe ascoltare anche la versione del rapinatore”.

In tutta questa bagarre, però, la cosa che mi lascia molto sconcertato è l’affermazione di Fabrizio Cicchitto, Pdl: “Di Pietro difende Travaglio e dice a sua volta parole in libertà perché non gradisce che fra le forze politiche di maggioranza e di opposizione si è stabilito un clima normale, nel quale ci si confronta e anche si dissente senza insulti e senza demonizzazioni”.

Certo, ora che destra e sinistra finalmente vanno di nuovo d’accordo (la Bonino ritarda l’applicazione della Sentenza Europea su Rete4, nessuno tocca il conflitto di interessi, l’indulto viene votato in modo bipartisan senza che fosse nel programma, solo per fare alcuni esempi) sarebbe proprio un peccato rompere le uova nel paniere, no?

Forse era meglio quando c’era la DC.

One thought on “Il solo che ride

  1. Grande Rascal! Ti voglio bene.

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