Ritorno al futuro

Passato e Futuro
Credits: Flickr

Nella famosa trilogia di Zemeckis, il gioco di parole che fa da titolo a questo post vuole descrivere in poche parole (e ci riesce, of course) il significato dei film: un entusiasmante viaggio nel tempo, con tutte le emozioni, i problemi e gli errori che questo crea. E negli errori causati dal tempo, come è inevitabile, incappa anche il regista.

Nel mio giorno 8 gennaio, invece, il mio Ritorno al futuro ha un’accezione più triste e sicuramente meno ottimistica. Il passato era la vita di tutti i giorni, il lavoro, tenersi vagamente informati per seguire quella politica marcia che vuole farci credere di prendersi cura di noi, e così via.

Poi arriva la “pausa natalizia”, una ventata di freschezza. Cibo, panciolle, dormire, dormire, dormire. Oppure, all’estremo opposto, capodanno in montagna lontano dalla civiltà, almeno così ci piace credere. Il vero salto sarebbe impossibile: ormai siamo bestie nate in cattività che, come gatti cacciatori solo per status-symbol, chiediamo continuamente cibo al nostro stile di vita.

Cosa mi prospetta il futuro dopo la pausa? Esattamente quello che c’era nel passato: i clienti ricominciano a contattarmi per questo o quello, il sito web della Facoltà di Lettere di Pavia riprende la sua attività e… e poi c’è tutto il resto, con l’unica differenza di una cifra diversa sul calendario appeso al muro.

Buon 2008 a tutti!

Zio Rufus – Pensi che il nuovo anno sarà migliore di quello passato?
Doretta – Non mi è chiaro. Sarò un genio?
Zio Rufus – Non credo, sai?
Doretta – Ok, se lo dici con questo tono…

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