Giochi di parole

Lettere

Nella mia peregrinazione a Caldé ho scoperto un mondo che finora mi era praticamente sconosciuto, quello dei giochi di parole.

Sapevo ad esempio che alcuni scrittori, anche famosi, si erano cimentati in acrostici (ovvero poesie o testi in cui le prime lettere di ogni parola o di ogni verso formano un’altro brano o una frase particolare) o anagrammi.

Mi è capitata di recente una di queste esperienze quando è arrivata alla redazione di Inchiostro una poesia in acrostico dedicata a una redattrice del giornale. Trattasi di tale Elfo Solitario, nato e rimasto nel suo anonimato.

Quello che però mi ha stupito per la bravura e per la padronanza della lingua italiana è Salvatore Brandi, ospite alla manifestazione di matematici, che ha composto una parodia del mito della creazione in forma di tautogramma in S, ovvero utilizzando esclusivamente parole che iniziano per la lettera S. Giuro che non pensavo fosse possibile!

Riporto il testo per intero (non è lunghissimo), tratto dal sito Laboratorio Achille Campanile.

Signore sfaccendato spende settimana sistemando superfici sferiche, spargendoci sopra specie strane: salmoni, scoiattoli, somari, scrofe, sorci, scarafaggi.
Sabato, sicuramente stanchissimo, sbaglia: sputa su sostanza sformata, scaturendo singolare soggetto, somigliante se stesso sebbene sprovvisto superpoteri, soprannominato scimmione sapiente sapiente.
Successivamente sottraendogli scampolo situato sotto sterno, sforna sua sposa: secondo sbaglio.
Suddetta signorina sebbene sia stupida, saccente, scocciatrice suscita scalpore scoprendo schiena, seno, sedere; sicché subito soggioga scimmione sprovveduto, spensierati si sollazzano soli sotto stelle splendenti.
Serpente segnala saporita Sacra specialità, signorina segue suggerimento, scimmione succube saggia senza supporre successivi sviluppi.
Signore scorge soggetti sazi, sopraggiunge sbraitando : “Stolti, strafocaste Sacra specialità ???”
“Si, scusaci !”
“Screanzati ! Smammate, sennò sparo saette !”
“Stai scherzando ?”
“Sono serissimo, signorina, sognerai solenne sposalizio, sebbene successivamente spazzerai, sfornerai stufati, sparecchierai, stirerai, spolvererai, senza sosta ! Scimmione, sgobberai sempre, spererai sedurre soavi signorine, sperperando soldi senza successo !”
“Suvvia Signore, sei sommamente severo”
“Silenzio ! Studierete sedici stagioni; sugli stadi sognerete scudetti senza soddisfazione; sentirete suonare Sugarfree, Spagna, Scialpi; sopporterete squallidi show: Sarabanda, Stranamore, Sanremo; sarete sudditi sconosciuti senza scrupoli: Savonarola, Stalin, Savoia, Silvio…”
Senza sentire seguito scapparono, sperimentarono suicidio senza successo, sicché sebbene si siano succeduti svariati secoli, successori seguitano subire simili sciagure.

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