Finale col botto

 Veltroni

Che Veltroni fosse un politico mediocre si sapeva. Ci si poteva arrivare da quando il partito è nato: nessu avversario degno alle primarie; ci addormentava con i suoi “ma anche”; non voleva dire il nome di Berlusconi in campagna elettorale. Probabilmente gli faceva paura.

Ora il buon Walter ha deciso di lasciarci. Tuttavia, per fare sì che anche quest’ultima azione potesse avere lo scopo di aiutare il suo amico Presidente del Consiglio, il Segretario del PD ha rassegnato le sue dimissioni nello stesso giorno in cui l’avvocato Mills è stato condannato per aver accettato 600 mila euro di tangenti proprio dal suo amico fraterno. Che così non si è nemmeno dovuto sbattere troppo per fare sì che sui giornali passasse in secondo piano. Altro che Eluana: in confronto alla mossa di Veltroni, sfruttare un coma vegetativo è da dilettanti.

Sul forum di Repubblica i messaggi inviati dai lettori erano chiari: via di mezzo il vecchiume, vogliamo i giovani. Per ora, come risposta, spuntano i nomi di Parisi (68 anni) e Franceschini (50 anni). Non dobbiamo farci però ingannare dall’apparente giovinezza di quest’ultimo, perché la sua tenera età viene ampiamente compensata dalla sua storia: Franceschini è un ex Democristiano iscritto ai Cristiani Sociali.

Brrrr!

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