Per una rete neutrale

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La rete non è neutrale. Non sto parlando di censure o robe simili, ma di una questione più “tecnica” che però ci tocca tutti. Quando usiamo qualunque applicazione che necessiti di una connessione a internet, stiamo in realtà scambiando dati con il mondo grazie all’aiuto di un intermediario, il nostro operatore telefonico, che ci offre questa possibilità in cambio di un canone, solitamente mensile.

Ora, dietro questa apparente banalità si cela un problema molto sentito dagli utenti più esigenti e, soprattutto, dagli operatori che devono fare del profitto una ragione di vita. Questo problema è la quantità di dati che può passare nel filo telefonico da e verso il router, quell’oggetto con tante lucine che realizza per noi la magia di internet.

Da quello che si legge nelle brochure, le compagnie promettono megabit e megabit, tutti per noi e solo per noi. Ma siamo davvero sicuri che siano tutti per noi e solo per noi? La risposta è: forse. Ci sono infatti fortissimi sospetti che le compagnie telefoniche attuino una strategia di overbooking, ovvero vendita di banda in quantità maggiori di quella che possiedono. Spesso capita anche con i voli delle compagnie aeree low cost: vendono un numero di biglietti superiore al numero dei posti disponibili, perché c’è una percentuale fisiologica di persone che coglie l’offerta al volo, ma poi effettivamente non approfitta del viaggio acquistato.

L’overbooking è un rischio, certamente, ma perfettamente modellizzato e matematicamente stimabile, per cui è possibile minimizzarne i danni (ovvero abbassare il più possibile il rischio che qualche persona rimanga a terra per via della mancanza di posti) massimizzando al contempo il profitto dell’azienda.

Nelle compagnie telefoniche questo ragionamento è portato all’estremo, per via del fatto – fondamentale – che il classico utilizzo di internet, ovvero la navigazione del web, utilizza fisicamente la rete solamente per i pochi secondi necessari a scaricare la pagina. Successivamente, mentre l’utente si legge in santa pace il suo blog preferito, il doppino telefonico si gode un meritato riposo. Farebbe quindi gola a chiunque il fatto di promettere 20 megabit di banda a 100 persone pur avendone per 10: sarà sufficiente che tutti navighino in internet in maniera alternata, e che in ogni momento non più di 10 persone stiano effettivamente scaricando dati dalla rete.

Il giochino è durato senza problemi finché non sono comparsi i programmi per scaricare musica e film: le compagnie si sono trovate davanti una serie di utenti che saturavano la rete a disposizione, ovvero sfruttavano tutti i megabit disponibili in modo continuo, per scaricare l’ultimo album del cantante X o l’ultimo capolavoro del regista Y.

In un paese civile, le contromisure sarebbero state la promessa di minor banda oppure l’aumento delle tariffe. In realtà per non dover tornare sui propri passi, molte compagnie limitano volontariamente un certo tipo di traffico. Quindi, capita che se scarichi una pagina web la velocità è 100 KB al secondo, mentre da un programma p2p (come eMule o i vari client Torrent) non si riesce ad andare a più di 20 KB al secondo. Il fatto che questo comportamento sia corretto o sbagliato è ancora tutto da discutere. Sta di fatto che troppo spesso le compagnie non sono trasparenti nel comunicare al cliente questo tipo di controffensiva, quindi di fatto è molto difficile stabilire se una rete è “neutrale” o no.

Di questo problema si occupa Neubot, un progetto di ricerca sulla neutralità della rete del Centro NEXA per Internet & Società del Politecnico di Torino. Esso si basa su un programma leggero e open-source che gli utenti interessati possono scaricare e installare sul proprio computer. Tramite test eseguiti in totale trasparenza, il programma raccoglie e salva i risultati localmente, caricandoli poi sul server del progetto. Il set di dati raccolti contiene campioni provenienti da diversi Provider e consente di monitorare la neutralità della rete.

A questo progetto lavora un amico di lunga data, Simone, e ho deciso di dargli una mano per quanto mi sarà possibile (più che altro per la realizzazione dell’interfaccia web).

Se siete curiosi sulla neutralità della vostra connessione, provate a scaricare il programma e valutate voi stessi se la compagnia telefonica con cui avete l’abbonamento ADSL merita la vostra fiducia o meno.

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