Di nuovo a Limone, e di nuovo la maledizione del viaggio. In realtà in medio c’è stato capodanno, senza intoppi erranti, ma con oggi ci siamo rifatti.
Due macchine, partenza da Pavia, arrivo a Limone Piemonte. Una con il satellitare, una con Francesca.
Storia della macchina con il satellitare.
“Proseguire su questa strada per 147 km.” Una volta raggiunta la costa ligure, a Spotorno, forse ci si rende conto che l’intelligenza delle macchine è ancora da perfezionare, un po’ come quella di Buttiglione.
Storia della macchina con Francesca.
“Ricordiamoci di uscire ad Asti.” No problem. “Mi sto annoiando”, dice Francesca, “facciamo un gioco. Ognuno di noi pensa a un personaggio e gli altri fanno delle domande sul personaggio la cui risposta sia sì o no”. Bello. Avvincente. Tanto che a un certo punto un cartello recita “tangenziale di Torino”.
E ora, il motivo vero di questo post: ringraziare Marta perché mi ha fatto notare che la mia idea del calendario rivoluzionario era incompleta. Sì, perché durante la Rivoluzione Francese ogni giorno aveva un nome preciso, riferito al periodo dell’anno o al mondo del lavoro. Ora c’è, a fianco della data, tra parentesi.
Ah, e io sono nato il 16 pratile CXCII (Garofano).
adesso va bene!
muahhah
e rotfl per l’arguzia nel racconto 😉
mi mancate già…
da una che a pavia un po’ solinga se ne sta…