Adesso basta

Pallone

Nel recente post La guerra preventiva sostenevo che in Italia, prima di prendere una decisione, dovesse scapparci il morto. Mi sbagliavo, o per lo meno non consideravo le situazioni anomale, quelle per cui le regole della vita non valgono. Un po’ come i verbi irregolari nella grammatica italiana.

Il fatto è semplice quanto agghiacciante: un poliziotto ha ucciso un tifoso laziale in un Autogrill. Non voglio nemmeno sapere chi ha torto e chi ha ragione, il fatto in sé deve far riflettere. Ci avevano promesso che non doveva più succedere, eppure è successo. Anche in questo frangente, dove occorre prendere decisioni difficili, questo governo si è rivelato senza palle…

Gli uffici del Coni vengono devastati. I tifosi lanciano una bomba carta all’interno dell’atrio danneggiando i marmi. Completamente distrutto l’orologio con il count down verso le Olimpiadi di Pechino 2008, tutte le vetrate rivolte al lato di Lungotevere e i computer della reception. (dal sito di Repubblica)

Non si può andare avanti così: il calcio deve prendersi una pausa di riflessione, come nelle migliori coppie in difficoltà.

Io voto per un anno senza calcio.

Perché perché
la domenica mi lasci sempre sola
per andare a vedere la partita
di pallone
Perché, perché…
… questa volta non rimani qui con me!

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