L’inizio della privacy (o la fine?)

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Che la situazione delle telefonate per offerte commerciali dovesse essere risolta, era un fatto noto a tutti. Ogni settimana ciascuno di noi riceve decine di telefonate da parte di call center che propongono offerte irripetibili, riservate solamente a noi.

Ora, forse, la situazione si sta evolvendo verso una strutturazione legislativa che finalmente permetta all’utente di decidere indipendentemente cosa fare della propria privacy.

Il nostro Governo, con il DPR 178/2010, ha istituito un nuovo registro, detto Registro Pubblico delle Opposizioni, dove ogni cittadino può iscrivere il proprio numero di telefono per impedire a qualsivoglia call center di chiamare. La norma, che si avvicina alla situazione europea, dà inizio quindi a un iter che porterà (si spera) sempre di più l’utente a gestire in autonomia la propria situazione sul tema “telemarketing”.

Tuttavia, c’è chi non è contento: con questa soluzione si passa al sistema del silenzio assenso, il che permetterebbe ai call center di chiamare chiunque non sia compreso nel registro. Proprio per tamponare questo rovescio della medaglia, alcuni operatori di telefonia (e non solo) hanno stretto un accordo che limiti i contatti a uno al mese e a orari precisi (feriali dalle 9 alle 21.30, sabato dalle 10 alle 19, mai nei festivi).

Chi volesse iscriversi può farlo a partire dal I febbraio 2011 sul sito della Fondazione Ugo Bordoni. Io sto già fremendo.

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